Oristano vanta antiche tradizioni gastronomiche formate da un immenso patrimonio le cui radici si perdono nei secoli passati. In seguito agli scambi culturali con i vari popoli che nel corso della storia hanno avuto rapporti con la gente locale, si sono apportate alcume modifiche pur essendo state preservate la ricchezza della propria cultura e civiltà.
La cucina oristanese, pertanto, annovera tutte le qualità gradite dal buongustaio, desideroso di immergersi in sapori sempre nuovi e gradevoli. Fra le specialità della tradizione gastronomica oristanese troviamo la bottarga (uova di muggine, salate, pressate ed essiccate), che può essere servita in tavola come raffinato antipasto o essere utilizzata come condimento per la pasta.
Degna dei buongustai è l'ottima mrecca, un altro piatto a base di muggine, lessato e avvolto nella zibba (erba palustre della zona). Per la pasta abbiamo i malloreddus (gnocchetti di pasta di semola) spesso conditi con un sugo alla campidanese. Carne e verdure, oppure anguilla, possono essere il ripieno della tipica torta salata la panada.
Nel Montiferru si produce un ottimo olio, vari tipi di miele, tra cui l'esclusivo miele di rosmarino selvatico, e il tipico casizolu, formaggio realizzato solo con latte di mucche allevate allo stato brado. Caratteristici sono anche i dolci, come i gueffus, i mustazzolus, le zippulas, i gattò, e gli amaretti.
La Vernaccia, un tipo di vino speciale, ad altissima gradazione alcolica naturale (da 15 fino a 18 gradi), considerato da dessert viene di solito accostata alla degustazione dei dolci, ma gradito anche come delicato aperitivo.
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